
Curiosità sui piatti toscani
"PAN DI LEGNA E VIN DI NUVOLE"
Cioè castagne e acqua gli unici alimenti un tempo presenti
sulle tavole dei villaggi del monte Amiata nei periodi di povertà.
Trovatala di loro gusto cominciarono a dire:Àrista, àrista(buona,buona!)
PELLEGRINO ARTUSI.
Il termine pappardelle deriverebbe dal verbo latino usato da Plauto "pappare", ossia mangiare, che nel dialetto toscano corrisponde al consumare un cibo con gioia e piacere quasi infantili. L'origine di queste paste viene indicata nell'Italia centro-settentrionale. L'ipotesi più accreditata le farebbe nascere proprio in Toscana, nella cui cucina sono tutt'oggi presenti molte ricette.
I tortelli, così chiamati, presentano forme e dimensioni completamente diverse da quelli emiliani, essendo di forma quadrata e di dimensioni addirittura superiori ai ravioli.
I tortelli maremmani sono preparati con la pasta sfoglia (farina e uova), e prima di essere chiusi vengono arricchiti del ripieno costituito da ricotta, spinaci cotti, noce moscata, un pizzico di sale e facoltativamente pecorino grattugiato.
La parte commestibile del cardo è il gambo, che ha un gusto simile a quello del carciofo, con sfumature che ricordano vagamente il sedano. Il cardo ha pochissime calorie e un indice di sazietà piuttosto alto, quindi può essere arricchito di sapore anche utilizzando una certa quantità di grassi pur mantenendo una elevata sazietà